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10 cose da visitare a Caserta

Caserta é un piccolo centro poco distante da Napoli, famosa in tutto il mondo per la maestosa Reggia risalente all’epoca borbonica; prezioso Patrimonio Unesco.
La residenza reale però non è l’unica cosa che merita di essere visitata.

Caserta è una città che fa della tranquillità il suo punto di forza e ha il grande pregio di poter essere visitata in poco tempo, sarebbe addirittura possibile concentrare tutte le escursioni in una sola giornata, ma vale la pena dedicarvi almeno due giorni.

Insomma, ci sono molti motivi per visitare Caserta e potrete scoprirlo partendo dalle 10 cose da noi selezionate.

Ecco qualche consiglio per le 10 cose da non perdere, l’elenco completo dei tour e degli eventi a Caserta è consultabile in app, qui di seguito ti offriamo una piccola selezione!

Reggia di Caserta

La Reggia Borbonica

La dimora reale costituisce il biglietto da visita della città e il suo complesso, fatto erigere dai Borbone per rifugiarsi dal pericolo cui era sottoposta la città di Napoli, è considerato patrimonio dell’Umanità. La Reggia di Caserta, seconda residenza reale più importante al mondo ma prima in termini di dimensioni, fu progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli a partire dal 1751 e rappresenta l’ultima grande realizzazione del Barocco italiano.

Le statue dei leoni in marmo di Carrara ci danno il benvenuto all’interno di un complesso di 47.000m2 e 1200 stanze in pieno stile barocco. Chi pensa che gran parte della visita termini con il Palazzo Reale si sbaglia. E’ impossibile non rimanere stupiti di fronte alla maestosità del parco, vero e proprio capolavoro naturalistico, diviso in aree diverse.

La prima è quella situata appena dietro al palazzo e rappresentata da un prato verde attraversato da diversi viali e di cui fa parte il “bosco vecchio”.

Segue poi la zona che raggiunge i piedi della cascata, dove si trova il colle di Briano con le sue boscaglie: questa parte è quella nella quale si svolgono i principali giochi d’acqua, grazie alle numerose fontane, tra cui si ricordano quella di Margherita, quella dei Delfini, la Fontana d’Eolo,e quella di Venere e Adone. In fondo si raggiunge la Vasca di Diana e Atteone, dove si riversa l’acqua della Grande Cascata, che scende per 78 metri d’altezza.

La terza parte del parco è rappresentata dal bellissimo giardino inglese voluto dalla Regina Maria Carolina.

I Giardini Inglesi
Il giardino inglese è la parte più bella del parco reale della Reggia. Una volta entrati, un luogo fiabesco, quasi irreale, si presenterà davanti ai vostri occhi.

Con ingresso a parte, è dotato di oltre 100 specie tra piante ed arbusti, e di un laghetto di ninfee. E’ un luogo magico e silenzioso,ideale per chi ama la pace e gli scorci naturalistici d’altri tempi.

Le sorprese della Reggia di Caserta sono tante, ma la più suggestiva è rappresentata da un altro luogo nascosto: il bagno di Venere; all’interno del giardino inglese infatti, mediante un sentiero appartato, potrete raggiungere un angolo più intimo, dove una statua raffigurante Venere si bagna pudica nei pressi di una piccola cascata. Vi sorprenderà la bellezza della scultura unita all’incanto dell’oasi che la ospita.

Alle spalle del Bagno di Venere troverete una bella rappresentazione di un antico tempio in rovina, con pareti di tufo in cui si aprono nicchie e opus reticolatum romano. Il sito è decorato da undici statue trasportate da Pompei e dalla collezione Farnese, il pavimento è fatto di marmi colorati a tassello e vi sono numerose finte crepe e fratture della volta.

Siamo certi che tutto questo vi lascerà senza fiato! Biglietti ingresso disponibili qui

Planetario di Caserta

Foto di Wikipedia

Un giro al Planetario

A pochi passi dal centro storico e dalla stazione ferroviaria, oltre ad essere ben collegato alle autostrade, il Planetario di Caserta offre un servizio molto apprezzato sia dai cittadini che dai turisti.

Un viaggio virtuale nello spazio alla scoperta di 11 lune, guidati da un docente appassionato e competente, uno spettacolo completamente live, comodamente seduti e completamente immersi nelle immagini e guidati in tempo reale dalla voce del narratore, il tutto arricchito da nozioni scientifiche, di cultura generale, di storia e di geografia

Ponti della Valle, Acquedotto Carolino

L’acquedotto Carolino

Una delle opere dell’ingegno più invidiate dell’epoca, l’acquedotto Carolino, conosciuto anche come acquedotto vanvitelliano, fu realizzato per fornire apporto idrico alla Real Colonia di San Leucio e alla Reggia Borbonica.

Il suo fascino, dovuto alla grandezza architettonica e ingegneristica, è ammirabile nell’unico tratto visibile costituito dal ponte.

L’acquedotto, infatti, è interrato per quasi tutti i suoi 38 Km di lunghezza che dal monte Taburno, dalle cui sorgenti preleva l’acqua, conduce fino alla Reggia.

Oasi Bosco di San Silvestro

Foto del sito La ghiandadia

Un pic-nic al Bosco di San Silvestro

Il bosco di San Silvestro è uno degli snodi della Reggia di Caserta. Si espande per 76 ettari e al suo interno potremo entrare in contatto con numerose specie del biotipo mediterraneo oltre che con una fauna di piante sempreverdi. Dal 1993 è nelle mani del WWF che ne ha assunto la gestione per la sua salvaguardia.

In alcune sere d’estate il bosco diviene un tappeto di luci: il giardino delle farfalle si trasforma in un “bosco fatato” pieno di lucciole grazie al quale assisteremo al fenomeno della bioluminescenza.

Viaggio a bordo di una locomotiva del 1930. Si chiama Reggia Express ed è la riproduzione di una locomotiva degli anni ’30, formato da carrozze tipo “Centoporte”, così chiamate per la presenza di una porta di accesso in corrispondenza di ogni scompartimento, e da vetture “Corbellini” che prendono il nome dal suo ideatore.

Il treno parte, in giorno prestabiliti, dal centro di Napoli e arriva alla stazione di Caserta situata proprio di fronte al viale di ingresso della Reggia. Durante il viaggio e la visita i turisti saranno intrattenuti e accompagnati da guide in costume.

Weekend

Foto del sito Castello di Arechi

Castello Arechi

Salerno è stata per tre secoli una capitale longobarda: fu Arechi II, principe longobardo, a trasferire la capitale del ducato da Benevento a Salerno. Un austero e solido castello in pietra domina Salerno dall’alto: è il Castello di Arechi.

Non vicinissimo al centro, il castello può essere raggiunto con una passeggiata (in salita, almeno all’andata) o – più facilmente – in automobile. Dal 2009 nel castello, restaurato di fresco, si trova un Museo, che raccoglie i reperti ritrovati in questo antico maniero.

Il Castello di Arechi merita una visita anche solo per il panorama che si ammira che va dalla Costiera Amalfitana fino alla Calabria.

Miglliori pizzerie di Caserta

Mangiare una pizza a 5 stelle

Pepe in grani: non potevamo non iniziare con Franco Pepe, che con la sua Pepe in grani ha fatto scuola, classificata come la migliore pizzeria del Belpaese. A Franco Pepe è stata riconosciuta la capacità di esprimere al meglio la grande arte pizzaiola italiana affiancata da una visione innovativa, che ha cambiato le regole del settore, portando una ventata di freschezza e novità nell’ambito della panificazione, con una cura maniacale per l’impasto per la sua lievitazione e idratazione, a questo si aggiunge poi il rispetto e un’attenzione particolare per i prodotti del territorio, insieme alla volontà di trasformare sempre più la pizza in un piatto di alta cucina, grazie alla collaborazione con i grandi chef italiani e internazionali.

I Masanielli: Francesco Martucci è entrato direttamente nel jet set delle migliori pizzerie d’Italia, guadagnando ben tre Spicchi Gambero Rosso, il primo esercizio a conquistarli a Caserta. Francesco è un ricercatore, sia nella panificazione, sia nella ricerca degli ingredienti, “rubandoli” da tutta Italia: dai pecorini sardi, al tonno rosso di Trapani, fino alla selezione di 13 oli diversi; perchè ogni pizza necessita di un suo olio. Inevitabile che le pizze trasudino territorialità estrema, ma con un grande respiro verso l’alta cucina.

Cambia-menti: Ciccio Vitiello giovanissimo proprietario è riuscito a guadagnarsi il premio di miglior pizzaiolo emergente della Guida alle Pizzerie d’Italia Gambero Rosso. La forza di Casa Vitiello sta innanzitutto negli impasti che arricchisce con curcuma, cacao, canapa e grano arso. Menzione speciale va alle verdure degli orti locali, talvolta raccolte dalle stesse mani di chi, poi, le mette sulla pizza. Il forno è una vera e propria attrazione, è l’unico modello, per ora, omologato sia per la combustione a gas che per quella con legna, inoltre è famoso per la presenza di una lastra ruotante all’interno: c’è spazio per ben 7 pizze e, con 3 giri completi in 74 secondi, permette la cottura assolutamente uniforme di tutte le pizze dell’infornata.

Borgo di Casertavecchia

Borgo e Castello di Casertavecchia

Casertavecchia è un antico borgo medioevale distante una manciata di chilometri dal centro della città. La sua posizione in altura è la ragione per cui Caserta prese questo nome: Casa Hirtam infatti vuol dire villaggio posto in alto. Dal borgo potremo ammirare il panorama che si apre sulla città e nelle belle giornate di sole riusciremo a vedere addirittura le isole del Golfo di Napoli.

I suoi vicoli caratteristici ci faranno immergere nell’atmosfera del tempo e ci condurranno fino alla Cattedrale di San Michele Arcangelo risalente al 1100.

Casertavecchia è anche un ottimo posto dove mangiare o consumare il nostro pasto all’aria aperta ammirando dall’alto la grandezza della Reggia.

Il salto nel passato è suggestivo: attraversando i vicoletti ci si immerge in un’atmosfera intima e rilassante, tra le curiosità dei negozietti di artigianato e gli odori della natura.

Duomo di Casertavecchia

Il Duomo di Casertavecchia

La Chiesa è dedicata a San Michele Arcangelo, é costruita in tre navate dallo stile romanico-gotico ed é splendidamente inserita nella piazza del vescovado. Nonostante i furti subiti nel tempo, l’interno offre uno scenario elegante nella sua semplicità, e molte spose la scelgono per il giorno del loro matrimonio.
Se vi trattenete un pò di tempo in città inoltre, potete fare una passeggiata nel centro storico e fermarvi nei vari localini per un aperitivo e per passare la serata.

Foto dal sito Eremo San Vitaliano

Complesso di Sant’Agostino e l’eremo di San Vitaliano

Un’altra zona da non perdere è quella del complesso conventuale di Sant’Agostino, situato in pieno centro a pochi passi dalla Reggia, costruito nella prima metà del 1400, che comprende un Chiostro cinquecentesco, la Chiesa di Sant’Agostino, il Museo d’Arte Contemporanea e il Museo delle tradizioni.

Di diversa natura è Il complesso medievale dell’Eremo di San Vitaliano, che si trova nella frazione di Casola, numerose le cappelle che si possono ammirare nella piccola e caratteristica strada che conduce all’Eremo (oggi il complesso viene utilizzato per incontri di tipo culturale, religioso e artistico). Verrete trasportati in un luogo fuori dal tempo, pregno di spiritualità.

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