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10 cose da visitare a Napoli

La città di Napoli, capoluogo di regione, è un posto ricco di storia, cultura e tradizione. Un luogo incantevole, con il suo mare e le sue isole, con le sue chiese e i suoi musei, con le sue fontane e i suoi palazzi.  Cosa vedere a Napoli? Da vedere a Napoli, c’è sicuramente la cima del Vesuvio (icona della città); il parco della Gaiola; il Museo di San Martino; la Napoli sotterranea; il Parco Virgiliano; la Cappella di San Gennaro

Insomma la città si rivela in tutti i suoi mille profumi,colori e sapori, ma quanto conosci la tua terra?

Ecco qualche consiglio per non perdere nessuna iniziativa, l’elenco completo dei tour a Napoli è consultabile in app, qui di seguito ti offriamo una selezione su cosa vedere da non perdere!

Spaccanapoli Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Spaccanapoli: il cuore della città 

Spaccanapoli è la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città di Napoli. Spaccanapoli è un budello stretto, in cui napoletani, turisti e motorini convivono, e non c’è un luogo della città che potrà raccontarvi meglio l’anima di Napoli. 
Cosa vedere a Napoli lungo il percorso? Partendo da una delle piazze più importanti di Napoli: Piazza del Gesù, che svela in un solo colpo d’occhio tre gioielli partenopei: la Chiesa del Gesù Nuovo, l’Obelisco dell’Immacolata e il Monastero di Santa Chiara. 

Napoli è la città delle contraddizioni, e non è un caso che la devozione per San Gennaro vada di pari passo con un’altra adorazione, decisamente meno spirituale, quella per Maradona, El Pibe de Oro, che incarna lo spirito di rivincita dei cittadini, rendendoli fieri di essere napoletani e accomunandoli in un’unica fede. Il calciatore è ormai divenuto una leggenda e continua ad essere amato dai napoletani e non, al punto da avere un Altarino costruito in suo onore, subito dopo Piazzetta Nilo. 

 Proseguendo lungo la strada giungiamo in una delle strade più celebri di Napoli: la via dei presepi,  San Gregorio Armeno, qui l’arte presepiale la fa da padrona tutto l’anno. Non solo figure canoniche, ma anche statuine che raffigurano personaggi legati all’attualità ed è proprio l’estro creativo di questi maestri ha reso così longeva l’arte di una Napoli che ancora sopravvive. 
Alla fine di Spaccanapoli troviamo un luogo straordinario: l’ ospedale delle bambole, che dal 1840 si prende cura dei giochi preferiti delle bambine. L’idea geniale venne nel 1840 a Luigi Grassi, scenografo dei teatri di corte, quando  una mamma gli chiese di aggiustare una bambola rotta, il nome, invece, venne da una persona che passando da fuori disse in napoletano, “sembra proprio l’ospedale delle bambole”. Luigi Grassi prese allora una tavoletta di legno e ci scrisse “OSPEDALE DELLE BAMBOLE” aggiungendo anche una croce rossa. Da 170 anni quella insegna è ancora lì. 

Spaccanapoli non può non essere percorsa perchè non è semplicemente una cartolina turistica: è Napoli! 

 

Cristo Velati Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Cristo Velato

Cosa vedere a Napoli nella Cappella Sansevero? E’ custodita una delle opere più affascinanti e misteriose di Napoli: il Cristo velato. Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di San Severo, illustre alchimista. 

Molti, invece, sostengono che il sorprendete effetto sia tutto frutto del talento di Giuseppe San Martino, lo scultore che realizzò il Cristo velato. Il ritrovamento di una stanza segreta e di alcune macabre opere, visibili nella Cappella San Severo, hanno contribuito a dare al Principe e al Cristo velato un’aura di mistero.  

Museo Archeologico Nazionale di Napoli Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Museo Archeologico di Napoli 

Prima scuola di equitazione poi sede dell’Università, il Museo Archeologico di Napoli venne inaugurato nel 1816 e ad oggi è uno dei più importanti nel mondo per la qualità e la quantità delle opere che custodisce. 
Il Museo Archeologico, oltre a contenere i ritrovamenti degli scavi di Pompei, ospita reperti dell’età greco-romana, le antichità egizie ed etrusche della collezione Borgia e le monete antiche della collezione Santangelo. Da non perdere il “Gabinetto segreto” che raccoglie affreschi e sculture antiche dedicate al tema dell’erotismo. 

Piazza Plebiscito Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Piazza del Plebiscito 

Se c’è un luogo simbolo di Napoli, questa è Piazza del Plebiscito. Nel corso dei secoli si è trasformata da semplice largo di campagna a luogo di raccolta dei napoletani: qui si svolgevano i tornei medievali e le “cuccagne” dei Borbone per tenere buono il popolo. 

Oggi è il simbolo del nuovo “Rinascimento napoletano”: liberata dalle auto è luogo di passeggio dei napoletani e dei turisti venuti ad ammirare la sua grandezza e i due gioielli: il neoclassico colonnato della chiesa di San Francesco di Paola e il Palazzo Reale. Quest’ultimo fu costruito alla fine del 1500 quando la notizia della possibile visita del Re Filippo III a Napoli creò una certa agitazione. La capitale infatti, non aveva luoghi per ospitare il Re, allora il viceré don Fernando, ordinò la costruzione di una residenza per l’illustre ospite. Peccato però, che Re Filippo III rimandò la sua visita a Napoli a data da destinarsi. Oggi si possono visitare l’Appartamento Reale, la Cappella Reale, i giardini e il Teatrino di corte. 

Napoli sotteranea Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Foto del sito Napoli Sotterranea

Napoli Sotterranea

Per secoli, dal profondo ventre di Napoli, è stato ricavato il tufo per costruire la città di sopra; ma non è solo questo, la città di sotto, nasconde un fitto intrigo di anfratti, grotte e cunicoli che raccontano una storia parallela alla vita della Napoli in superficie.

La città sotterranea è servita ai napoletani in molti modi: da rifugio durante i bombardamenti a fonte di acqua, da discarica a luogo in cui si nascondevano i delinquenti.Negli ultimi decenni è in corso un recupero ampio della Napoli Sotterranea che oggi potete visitare su due percorsi principali: da Via dei Tribunali si accede al percorso classico che attraversa l’acquedotto greco-romano, rifugi antiaerei, il Museo della Guerra, orti sotterranei e la Stazione Sismica “Arianna”.

Singolare la visita al vicino Teatro romano di Nerone, a cui si accede da un’abitazione privata, spostando un letto sotto cui è nascosta una botola! Sempre scavata nel sottosuolo ma per motivi diversi è la Galleria Borbonica, voluta nel 1853 da Ferdinando II di Borbone.

L’obiettivo era un viadotto sotterraneo unisse il Palazzo Reale con piazza Vittoria per permettere un accesso rapido a Palazzo Reale da parte delle truppe e una via di fuga verso il mare per i sovrani napoletani.

Lungo il percorso, si trovano pozzi, cisterne, cavità, resti della vita quotidiana durante la guerra, enormi frammenti di statue e vecchi veicoli degli anni 50, ’60 e ‘ 70.

Capodimonte Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Museo di Capodimonte

Nel 1738 Carlo di Borbone decise di trasformare il suo casino di caccia nel bosco di “Capo di monte” in una Reggia – Museo dove ospitare la Collezione Farnese ricevuta da sua madre.

Il museo occupa su tre piani: al primo piano c’è l’Appartamento storico e la ricca collezione farnesiana con opere di Tiziano, Masaccio, Botticelli, Raffaello, Guido Reni, Brueghel il Vecchio, Andrea del Sarto e molti altri. Al secondo piano c’è la galleria con opere dal 200 al 700:Ribera, Goya, Pinturicchio, Vasari, Mattia Preti, Ribera e la straordinaria “Flagellazione di Cristo” di Caravaggio. Al terzo piano è esposta la collezione di opere dell’Ottocento e di arte contemporanea con capolavori di artisti di fama internazionale: Andy Warhol, Mimmo Jodice, Alberto Burri, Mario Merz, Joseph Kosuth, Enzo Cucchi, Michelangelo Pistoletto.

Lungo tutto il percorso ci sono le collezioni di oggetti d’uso quotidiano che i Borbone usavano nella Reggia. per concludere in bellezza all’uscita c’è uno splendido parco con un Belvedere magnifico sulla città, non a caso chiamato dai napoletani “la veduta di Napoli”.

Metro Toledo Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Un giro per le Metro dell’arte

Può sembrare davvero singolare che in una città ricca di storia come Napoli le stazioni della metro siano inserite nella lista delle cose imperdibili. Si pensa questo fino a quando non si mette piede in una delle stazioni delle Linee 1 e 6, un vero museo di arte contemporanea.

Il percorso può partire dalla nuova Stazione Garibaldi che si unisce alla Stazione Centrale di Napoli. Qui, l’urbanista francese Perrault ha progettata una stazione con scale mobili sospese in cui prevale il vetro e l’acciaio. Si giunge a Università, dove l’architetto egiziano Rashid si è ispirato ai linguaggi digitali con una straordinaria scultura chiamata “Sinapsi”. Dopo c’è Municipio e poi Toledo, considerata da molti la più bella stazione d’Europa.

Con l’opera Relative light di Robert Wilson è illuminata da straordinari giochi di luce sulla gamma cromatica degli azzurri. Da non perdere anche Dante, Museo, Materdei e le successive.Più di 200 opere di artisti contemporanei da ammirare con un biglietto della metro. Un percorso unico nel mondo, da non perdere.

Tesoro di San Gennaro Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Foto pagina facebook Museo del Tesoro di San Gennaro

Il tesoro di San Gennaro

Il Duomo di Napoli è il luogo legato al culto di San Gennaro, ricco di cappelle di potenti famiglie napoletane. Il legame dei napoletani con San Gennaro va ben oltre la semplice devozione per il Santo Patrono, è un sentimento viscerale!

La Cappella e il tesoro sono la più immediata e importante prova di questo amore per “Faccia Gialla”, il nome con cui i partenopei chiamano il Santo, legato alla sua statua più famosa in argento dorato.

Il Tesoro di San Gennaro ha finalmente trovato spazio in un luogo accanto al Duomo e raccoglie reliquie e oggetti preziosi, diventati oracoli di fede. Il Tesoro comprende anche statue, candelabri e argenti vari, che i devoti hanno gelosamente protetto durante i numerosi saccheggi della città.

Testimonianza di quanto i napoletani ritengano San Gennaro una presenza vicina e confortante, come fosse un caro vicino di casa, a cui ricorrere nei momenti di bisogno ma anche quando si ha solo voglia di parlare.

Pizza margherita Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

La pizza

Napoli è sinonimo di pizza! La vera pizza napoletana è fatta con pochi ingredienti, e rispetta leggi precisissime! Acqua, farina, sale, e lievito per un impasto sottile dai bordi alti e saporiti.

Nonostante le mille varianti, la pizza originale è la “Margherita“, inventata dal pizzaiolo Raffaele Esposito in onore della Regina. Esposito la condì con pomodoro, mozzarella, olio e basilico, inventando uno dei piatti più buoni e invidiati in tutto il mondo.

A Napoli la pizza è ottima dappertutto: se volete cercare un posto dove si mangia male, non sarà facile trovarlo! Noi, però, vi segnaliamo le più famose, le migliori pizzerie scelte dai clienti più “difficili” di tutti: i napoletani!

La pizzeria Starita è una delle pizzerie di Napoli più rinomate in tutto il mondo. Una pizzeria in grado di sfornare circa 750 pizze al giorno con un solo forno a legna!

Conosciuta anche come “Tempio Sacro della Pizza”, la pizzeria Da Michele è un altro dei simboli napoletani, che hanno fatto la storia fin dalla seconda metà del XIX secolo. Non avrai nemmeno l’imbarazzo della scelta avendo a disposizione solo due semplici tipi di pizza: Marinara o Margherita.

Infine nel cuore del centro storico di Napoli, Gino e Antonio vi danno il benvenuto alla pizzeria Sorbillo. Una vera tappa fissa per tutti i turisti e non, che sforna pizze dal lontano 1935. La popolarità di questo posto si denota anche dalle attese piuttosto lunghe all’entrata, anche se il servizio all’interno del ristorante è molto rapido.

Cimitero Fontanelle Cosa vedere a Napoli itinerario delle 10 cose da verdere

Foto pagina Facebook Cimitero delle Fontanelle

Cimitero delle fontanelle

Attualmente dal sito Cimitero delle fontanelle risulta temporaneamente chiuso per interventi strutturali.

Il Cimitero delle Fontanelle si trova nel cuore del Rione Sanità, tra via Foria e la collina di Capodimonte, ed è uno dei luoghi più suggestivi di Napoli. In questo ossario, che raccoglie oltre 40.000 resti, una visita al Cimitero delle Fontanelle racconta di Napoli e dei napoletani, ed aiuta a capire lo spirito di questo popolo molto più di tante parole.

Oggi il Cimitero si trova nel cuore di Napoli ma quando i greci scelsero questo luogo per allestire la necropoli pagana, la zona si trovava appena fuori le porte di Napoli.

Trasformata in seguito in cimitero cristiano, le cave di tufo presenti in questa zona furono utilizzate per dare una sepoltura a chi non aveva la possibilità economica di pagarsene una più dignitosa.

L’utilizzo delle cave come deposito di cadaveri ebbe un notevole incremento in seguito ai trecentomila morti causati dalla peste, che scoppiò a Napoli nel 1656.Una pestilenza che generò uno scenario spaventoso, con cadaveri sparsi per la città e l’utilizzo delle cave permise di togliere i morti dalla città e adottare le giuste misure per debellare la peste. Dal 1656 il Cimitero delle Fontanelle ha accolto le ossa delle tombe ritrovate nelle Chiese bonificate in seguito all’arrivo a Napoli di Gioacchino Murat e, successivamente, quelle derivanti dall’epidemia di colera del 1836.

La devozione popolare nei confronti del Cimitero delle Fontanelle ha fatto nascere leggende la cui origine si è persa nella notte dei tempi.Il teschio più conosciuto della cava è quello del “Capitano”, un vera e propria star del Cimitero delle Fontanelle. Il teschio del Capitano è adagiato in una teca di vetro e, a differenza degli altri, è sempre perfettamente lucido, forse proprio in virtù dei vetri che lo proteggono dall’umidità.

Ma per la gente di Napoli il “Capitano” è un’anima pia, che ha aiutato tantissimi devoti.

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